Motorola non ama i nuovi media
Come caso di successo nella comunicazione dell’innovazione di prodotto abbiamo preso in esame Motorola. Partendo dal presupposto che la comunicazione dell’innovazione non è separabile dall’innovazione stessa, ma anzi ne rappresenta un aspetto assolutamente costitutivo, Motorola è l’emblema dell’azienda che punta sull’innovazione di prodotto per conservare un primato di vendita. L’azienda investe in nuovi progetti circa il 20% del fatturato globale, il MotoRazr V3, uscito nel 2004, è ancora uno dei più venduti in Italia ed è diventato un cult. Successivamente sono usciti altri modelli di V3 che ne sono un perfezionamento una semplice modifica nel design: il MotoRazr V3i; il MotoRazr V3i D&G; il MotoRazr V3x; il MotoRazr V3xx. Nel 2006 è uscito il Motorazr2 V8 che prende la forma rivoluzionaria del RAZR arricchendosi però di eleganza e funzionalità: musica, navigazione, email e video. Il Motorazr2 V8 è ancora più sottile del Razr e ha connessioni veloci e display più grandi e più brillanti. Quest’anno ne è uscita la versione Luxury Edition in edizione limitata, dotata di lussuosi particolari placcati oro, piccole incisioni e un motivo nero a pelle di serpente.
Se la comunicazione dell’innovazione non è separabile dall’innovazione stessa, ma anzi ne rappresenta un aspetto assolutamente costitutivo, allora Motorola è in controtendenza. In un momento in cui la comunicazione, grazie all’avvento delle tecnologie digitali, sta vivendo una grande accelerazione, l’azienda di cellulari continua ad utilizzare perlopiù media “tradizionali” per comunicare l’innovazione. Tv e ancora tv. Per Motorola Italia, web ed eventi non sono ancora d’appeal in comunicazione e il fulcro della comunicazione sono ancora i media classici. Non è un caso, quindi, che per il lancio in comunicazione del Razr2 la maggior parte dell’investimento sia stata destinata alla televisione. Passano in secondo piano stampa e web. Poco sfruttati anche gli eventi accusati di fermare il ricordo sul brand, cosa di cui la celeberrima Motorola non necessita, e troppo poco sulle caratteristiche tecniche del prodotto innovativo. La comunicazione sfrutta Internet solo per un modesto 30% perché in Italia esso coinvolge numeri ancora esigui se confrontati con quelli di altri Paesi, incontrando il grande ostacolo della scarsa diffusione della banda larga. C’è da dire inoltre che Motorola non è interessata al target dei teenagers, ossia i destinatari più innovativi, che di questi nuovi strumenti sono ormai quotidiani utilizzatori, perché marchi come Nokia e Samsung da sempre presidiano questo segmento e lo rendono difficile da penetrare.